anarchia, pensiero anarchico, libertà

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sabato 3 novembre 2012

Pace in tutte le lingue del mondo


domenica 21 ottobre 2012

L'uomo virtuoso

L’uomo d’anima virtuosa non comanda,né obbedisce:
Potere,come una pestilenza desolante,inquina tutto ciò che tocca,e l’obbedienza,rovina d’ogni genio,virtù,libertà,verità,rende schiavo gli uomini,e della struttura umana un automa meccanizzato!

sabato 29 settembre 2012

Un po' di storia

Partiamo subito da un presupposto: la perfezione non é di questo mondo.
Come non esistono (e non sono mai esistite) democrazie perfette, oligarchie perfette e neppure dittature perfette, cosi' non si é mai verificato un caso di societa' anarchica ineccepibile.
Quando parlo di ineccepiblie, intendo che abbia seguito sempre e solo principi anarchici nella sua gestione. Insomma che non abbia mai sgarrato.
La società é composta da uomini ed é il riflesso di essi. Quest' ultimi sono imperfetti e cosi danno vita ad altre imperfezioni. Alcune di queste imperfezioni sono comunque buone e lodevoli , altre molto meno.
Va anche detto che principi come "democratico" o "oligarchico" si prestano a piccole o grandi varianti di interpretazione soggettiva. Basta vedere come  alcune nazioni oligarchiche si spaccino come democratiche e si arroghino addirittura il diritto di eseportare questa loro "democrazia". Ma qui stiamo andando fuori tema.

Argomento di questo post é cominciare una breve storia delle comunità anarchiche o semi anarchiche;
La mia analisi non vuole essere assolutamente esaustiva. Sono del tutto consapevole della possibilità di tralasciare nei miei scritti una qualche eroica comunità anarchica vissuta in Armenia nel tredicesimo secolo, ma correro' comunque questo rischio.

I miei vogliono essere solo esempi descrittivi di comunita' umane che hanno vissuto ispirandosi, magari anche inconsapevolmente, a principi anarchici. Cercheremo di vedere come si sono organizzati e come sono finite le cose. Non si seguira' per forza un ordine cronologico. Come ho detto saranno solo esempi, da cui trarre magari qualche riflessione.

Questo diceva Goodman a proposito degli anarchici

Proponiamo una saggezza antica in cui tutti credono,
ma che tutti hanno convenuto di considerare non pertinente.
                                                           P. Goodman

La politica è la scienza della libertà: il governo dell’uomo da parte dell’uomo, sotto qualsivoglia nome si mascheri, è oppressione; la più alta perfezione della società si trova nell’unione dell’ordine e dell’anarchia.
                                                                                                                       P.J. Proudhon

Ottima affermazione, non c'è che dire. Un principio filosofico anarchico perfettamente spiegato.
Ma é concretamente possibile seguire questo nobile ideale in una società umana ?
Se volete la mia personale opinione: si', ma solo in comunita' di individui relativamente ristrette dal punto di vista numerico.
Se invece della mia personale opinione non ve ne importa nulla, possiamo anche analizzare un poco la storia, che non fa mai male, e vedere se in passato sono esistite società anarchiche.

giovedì 29 aprile 2010

L'anarchia NON è violenza

Scrivo questo post, subito dopo aver inserito un video sui fatti di Genova di qualche anno fa che tutti ricorderanno bene. In quell'occasione qualcuno disse che durante il G8 ligure vi fu la più grande sospensione dei diritti umani in un Paese occidentale.
L'estate di quel sanguinoso G8 avevo 18 anni, bei tempi... ero un idealista e volevo andare con la mia ragazza dell'epoca alla manifestazione. Mi pareva giusto partecipare ad un evento del genere, per protestare contro un qualcosa che mi pareva illegittimo.
Tutti i soldi e le risorse del mondo nelle mani di poche persone e tutti gli altri a bocca asciutta? Inaccettabile. Avevo solo 18 anni, ma già capivo che il mondo così organizzato non aveva senso e non poteva reggersi. Ero solo un ragazzo però e non capivo perchè tutti non fossero indignati da un comportamento così sfacciatamente ingiusto da parte dei capi del mondo che volevano tutto per sè e per i loro amici, togliendolo a chiunque altro (compreso me).
Alla fine non andai e ne fui sollevato, vedendo l'accaduto. Negli anni conobbi diverse persone che mi raccontarono delle violenze efferate compiute ai loro danni dagli agenti inviati dallo Stato italiano. I documenti ci sono, a voi farvi un'opinione.

Quello che ricordo bene di quell'estate e che tutti i giornali non facevano che parlare di black block e di anarchici. Questi gruppi, secondo la maggioranza dei giornalisti, erano organizzati con il fine di compiere violenze nei confronti delle forze dell'ordine.

Il concetto "anarchici organizzati per fare violenza" è però una contraddizione.
Prima cosa: l'anarchico condanna lo Stato, condanna l'esercito e condanna la violenza.
La violenza è il mezzo più utilizzato dalla società e dal singolo individuo per opprimere il prossimo. Se seguiamo il principio anarchico dell'uguaglianza di ogni individuo, nessuna oppressione è tollerata, tanto meno perpetrata con i mezzi della violenza.

Nella storia ci furono anarchici che commisero atti violenti ? Sì, alcuni. Furono per lo più atti isolati compiuti da un singolo che, tramite armi o bombe di vario tipo, cercava di eliminare gerarchi in vista. A volte ci riuscirono pure.
Come detto però, queste azioni furono condotte da un singolo e senza dubbio rappresentano un'eccezzione nella condotta anarchica. Tutti questi attentati poi, hanno subito durissime critiche dagli stessi ambienti anarchici.
L'anarchia però non ha mai avuto un esercito, un gruppo armato o qualcosa di simile.
E' ovvio che sia contro ad i suoi principi. Un giorno però, ecco che nasce per incanto questa organizzazione paramilitare che subito viene definita "anarchica" dai media. Un esercito anarchico ?! Grosso modo come dire un cerchio quadrato, i due concetti sono in antitesi, non c'è che dire. Inoltre questo esercito si palesava solo agli eventi G8, limitandosi a vandalismo di strada e guerriglia urbana...molto strano.
Nonostante queste evidenti inesattezze e molti punti oscuri, gran parte dell'opinione pubblica non ci mise molto a prendere per buone queste "verità".
Gli anarchici avevano composto un esercito per spaccare vetrine ed incendiare cassonetti.
Ovviamente questa descrizione fatta dai media non aveva alcun senso, ma andava bene perchè poteva scaricare la colpa dei disordini sugli anarchici, bersaglio molto facile.
Per la maggior parte della gente l'anarchico è colui che occupa un centro sociale, è contro la società e per questo è un pericoloso e violento delinquente.
In quel caso le violenze furono create ad arte da gruppi infiltrati tra i manifestanti,per distogliere l'attenzione dalle decisioni prese durante il G8 e come scusa per dare una lezione a chi vuole ribellarsi ad un sistema controllato da pochi e inaccessibile a molti.

L'anarchia non ha mai avuto un esercito e non ha mai combattuto una guerra armata.
Esercito e guerra sono fuori dalla concezione anarchica, perchè conseguenze dirette dello Stato.