anarchia, pensiero anarchico, libertà

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mercoledì 31 marzo 2010

Una frase su cui riflettere

L'anarchie, c'est l'ordre sans le pouvoir

L'anarchia è l'ordine senza il potere

Questa è una frase di Pierre Joseph Proudhon, che è stato il primo ad attribuire un significato positivo alla parola "anarchia", la quale prima era utilizzata soltanto in senso dispregiativo, cioè nel senso di caos, disordine.
Per chi volesse saperne di più su questo filosofo e anarchico francese ho inserito un link che rimanda alla sua pagina su wikipedia.
Parlare di anarchia senza citare i pensatori che hanno se non dato vita, almeno cercato di definire il concetto, sarebbe incompleto. Nonostante ciò non è l'obiettivo essenziale di questo blog. Dal momento però, che quei pochi lettori di questo spazio immagino siano interessati a conoscere come è stata pensata e discussa l'anarchia in passato, darò ne corso del blog alcuni cenni ed alcuni link utili per chi volesse saperne di più.
Dico fin d'ora, per chiarezza, che il fine di queste pagine è comprendere passo dopo passo come è possibile essere anarchico oggi, in un mondo fondato sul potere e sul concetto di stato.
Sarà anche interessante analizzare altre forme politiche reali o utopiche al fine di confrontarle con il pensiero anarchico per comprenderne le differenze o gli eventuali punti di comunanza.

Dopo questa doverosa premessa, passo ad analizzare un attimo la frase sopra riportata che è fondamentale per comprendere il pensiero anarchico.
Intanto, e questo spiazzerà molti, l'anarchia viene definita come "ordine". Questo concetto è basilare perchè secondo una credenza tanto diffusa quanto errata, l'anarchia sarebbe sinonimo di caos e disordine.
Come detto nel precedente post la parola "anarchia" si presta a molti significati. Noi analizzeremo l'anarchia come concetto di organizzazione sociale e politica.
L'anarchia è quindi ordine senza potere, ossia ordine sociale senza che esista un potere sovrano che imponga dall'alto delle regole e che,ovviamente, abbia il diritto di punire coloro che non rispettano tali regole.
Non è immediato comprendere questo concetto che può forse sembrare astratto e "campato per aria". Non stupitevi della cosa, è ovvio che sia cosi'. Fin da quando siamo bambini, infatti, ci viene insegnato a rispettare delle gerarchie, ad obbedire a degli ordini, a seguire delle direttive ed a sottostare alle regole imposte da una persona o un'organizzazione di persone che si pone al di sopra di noi dicendoci ciò che è lecito fare e ciò che non lo è.
Queste regole o leggi sono appunto imposte, ossia non vengono decise da tutti i componenti della società e presumibilmente non sono condivise da tutti. Il singolo individuo che entra in un'organizzazione volontariamente o meno deve quindi sottostare teoricamente a queste regole, ma può anche decidere di non rispettarne una o più di una. Nel caso attui un comportamento contrario alle leggi imposte dall'alto, il suo agire è considerato anti-sociale e incorre in diverse sanzioni. Tali sanzioni possono essere di varia natura: pecuniarie, penitenziarie, morali ecc.
Il suo comportamento fuori dalle regole può quindi essere moralizzato negativamente dalla società cosi' detta "civile". Il soggetto "ribelle" subisce un giudizio negativo per il suo agire e ne riceve eventualmente delle punizioni che, nel caso più grave ne prevedono l'allontanamento dalla società.
Tutto il nostro mondo è organizzato in questo modo: scuola, esercito, famiglia, stato ecc. E' un qualcosa che ci viene insegnato subito e che quindi ci sembra "normale" ed accettabile, una sorta di imprinting.
Ci viene inoltre insegnato che questo insieme di regole, leggi e norme sociali hanno il compito di mantenere l'ordine e che, senza di esse, ci sarebbe solo caos o,come viene definito impropriamente da alcuni, anarchia.

L'anarchia però non è questo. L'anarchia è ordine e non caos, senza però l'esistenza di un potere superiore che determini quali sono le regole da seguire, che giudichi cosa è "bene" e cosa è "male".

Se infatti per il pensiero anarchico tutti gli esseri viventi sono pari, non possono esistere superiori ed inferiori e, conseguentemente, nessuno può imporre alcun che agli altri, indipendetemente dalla sua qualifica.

Come è possibile allora creare ordine senza potere ed autorità ?
Ne parleremo in seguito

Definizione di anarchia

Anarchia significa letteralmente "senza governo".


Una società anarchica è una società che non possiede un governo, perchè ne può fare a meno, o perchè ne deve fare a meno.

Sebbene la parola "anarchia" si presti a molteplici significati, mi preme subito evidenziare quale tra questi verrà utilizzato all'interno di questo blog.

D'ora in avanti, quando parleremo di "anarchia" intenderemo una forma di organizzazione sociale senza governo, ossia senza una gerarchia tra i suoi membri.
Al fine di non sembrare troppo accedemico ed astratto riformulo il pensiero precedente in modo più semplice.
Anarchia è quando all'interno di un gruppo non esistono "superiori" ed "inferiori", tutti i componenti che desiderano quindi appartenere a tale gruppo sono pari. Anche chi è fuori dal gruppo è considerato comunque pari a chi ne fa parte. In buona sostanza tutti gli esseri viventi sono sullo stesso piano. La prevaricazione di un soggetto verso un altro soggetto non è accettato nè accettabile
All'atto pratico ciò significa che il singolo individuo può scegliere liberamente se far parte o meno di un qualsiasi gruppo, oppure non appartere a nessuno.
Un gruppo viene fondato con il consenso dei suoi partecipanti, che liberamente ne prendono parte per attuare un piano comune che non sarebbe possibile realizzare singolarmente.