anarchia, pensiero anarchico, libertà

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venerdì 9 aprile 2010

Che cosa NON è l'anarchia

Anarchia è un termine che comincia con una negazione: "an".
Per comprenderne a fondo il senso bisogna allora capire che cos'è ciò che viene negato dall'anarchia. Che cosa NON è anarchia dunque?
L'anarchia non è "autorità", quindi non è "gerarchia", quindi non è "stato".
L'anarchia è uguaglianza di tutti gli esseri viventi, quindi non è "capitalismo", non è "razzismo", non è "sessismo", non è "xenofobia".

Questo piccolo passo è fondamentale per comprendere quali concetti non possano fare parte del pensiero anarchico.
Per incominciare a pensare da anarchico è necessario considerare lo "stato" e qualsiasi forma di autorità o gerarchia come aliene ed opprimenti. Qualsiasi società, gruppo o singolo che voglia ordinarsi in maniera anarchica, considera illegittimma l'autorità di forme gerarchiche imposte come "superiori".
Da ciò consegue che, non riconoscendo la struttura sociale dominante, l'anarchico non si cura di ubbidire alle regole morali o legislative imposte da tali strutture, a lui aliene.

Inoltre, partendo dall'assunto che nessun essere vivente può essere superiore o inferiore ad un altro, l'anarchico rigetta qualsiasi concetto di razzismo o sessismo.

Il capitalismo è contrario allo spirito anarchico perchè impone comunque la soggezzione della forza lavoro nei confronti del capitale. Il capitale (nella figura della direzione aziendale) crea una gerarchia all'interno dell'ambiente di lavoro. Questa gerarchia istituisce un "superiore", il quale può imporre al sua autorità ad un inferiore. Ma come abbiamo visto l'anarchico non accetta gerarchia ed autorità.
Il discorso sul capitalismo, dal punto di vista anarchico, e molto più lungo ed articolato di come descritto poc'anzi; sarà oggetto di un post apposito.

Da queste prime considerazioni, si può già dedurre come l'anarchico ragioni in modo radicalmente opposto rispetto al pensiero comune.

1 commento:

  1. L'anarchia è il sistema sociale più naturale. I poteri sono tutti ingiusti e il solo fatto di mettere nelle mani di pochi uomini un grosso potere è innaturale e fortemente rischioso. Tuttavia se vogliamo che in qualche modo l'anarchia si possa realizzare e non resti solo un'utopia, l'anarchico deve scendere a compromessi e avviare un lento processo di trasformazione della società. Un primo passo che bisognerebbe fare è rendere tutti consapevoli dell'inconvenienza del capitalismo e minarlo dal basso, disgregandolo tramite la formazione di cooperative, preferenza per il lavoro autonomo, per i prodotti artigianali che non si possono produrre in serie, etc. Io sono convinto che la maggior parte della gente sarebbe contro il capitalismo se potesse avere un'alternativa. Parlo di capitalismo soltanto perché è il più grosso ostacolo alla realizzazione dell'anarchia in quanto anarchici o non siamo tutti obbligati a far parte di un sistema economico, a meno che uno non riesce a prodursi da solo tutto quello che gli occorre per vivere, che è molto difficile e utopico ancora più dell'anarchia.

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